sabato 28 maggio 2016

L’indigesta e tortuosa strada della trasparenza



L’indigesta e tortuosa strada della trasparenza

Oggi nella sala consiliare si è avuta una simulazione di trasparenza, stiamo parlando dell’individuazione dei cittadini iscritti all’albo degli scrutatori che daranno il loro apporto durante il prossimo referendum nazionale, dove noi andremo a votare SI.
Noi del Meetup 5 Stelle Oria, presenti all’evento, vogliamo esporre il nostro punto di vista.
Qualche tempo fa avevamo inoltrato una richiesta alla commissione elettorale, affinché per la nomina degli scrutatori si scegliesse il sorteggio, metodo sicuramente imparziale e trasparente, che però non tiene conto di quei cittadini che sì in questo periodo si trovano in uno stato di difficoltà lavorativa o inattivi che dovrebbero essere maggiormente tutelati, ma chiedere una regolamentazione comunale vista la ristrettezza dei tempi sarebbe stato assurdo, ma che abbatterebbe quel muro di clientelismo che molte volte si nasconde dietro alla nomina.
Un plauso va sicuramente alla “trasparente” consigliere d’opposizione dott.ssa Carone, in quanto come dichiarato dalla sua coalizione ha scelto per la nomina il sorteggio. Stesso dicasi per il consigliere di maggioranza (?) Micelli, anch’egli ha scelto il metodo del sorteggio.
Anche i restanti due membri della commissione, il Sindaco Ferretti e il consigliere Patisso, hanno scelto il sorteggio, a nostro avviso non del tutto trasparente.
Il Sindaco Ferretti, ha dichiarato che gli scrutatori che si apprestavano a nominare, insieme a Patisso, sono stati scorporati da chi era già stato nominato nelle ultime tre tornate, benissimo, sono stati tolti tutti i parenti di primo e secondo grado dei componenti del consiglio e della giunta, benissimo, e chi ha superato un certo limite di età, benissimo. Quindi crediamo che tra parenti, vecchi scrutatori e cittadini con una certa età dai circa 1250 iscritti all’albo, i nominati dovrebbero essere almeno cinquecento. Solo che il sorteggio fatto dal sindaco e dal consigliere è avvenuto scegliendo i nomi da una scatola con un numero imprecisato di iscritti all’albo, cinquanta, cento, duecento? Questo dato non è stato possibile stabilirlo. Sentite le dichiarazioni del sindaco, che individuavano nelle persone da loro “scelte” cittadini che più si avvicinavano alla tipologia di disoccupato e inattivo, noi abbiamo fiducia in ciò che è stato detto dal Primo cittadino, sicuramente aveva elementi per affermare ciò, non vogliamo ledere la privacy di nessuno. Ma non sapendo il numero degli iscritti depositati nella scatola e a seguito delle affermazioni del consigliere Patisso di pochi giorni orsono, crediamo che la trasparenza sventolata nella sala consiliare sia ancora una indigesta e tortuosa strada.

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